La cura della società!
Seneca e il Centro Studi “Progetto Donna e Diversity Management” hanno creato una partnership per la promozione e la progettazione di azioni per la valorizzazione delle donne che si occupano della cura.
Il lavoro di cura è la base di un qualsiasi società perché tocca la sanità, la scuola, la famiglia.
Le donne sono al centro di questo sistema vasto in cui incidono fortemente gesti e parole che esulano dal semplice ‘lavoro’, perché richiedono empatia, attenzione ai bisogni dell’altro, capacità di gestire relazioni che spesso hanno connotazioni affettive. Si pensi alla cura degli anziani e a quanto è difficile accettare, non a distanza, il dolore altrui ma viverlo come lavoro quotidiano.
Le donne hanno avuto da sempre da parte della società la responsabilità della qualità della vita altrui, un compito difficilissimo e fondamentale per la coesione della comunità, e talmente importante che ne ha segnato profondamente anche il ruolo nella società.
La differenza di genere e tutte le discriminazioni note di cui si discute spesso con troppa superficialità, secondo molti studiosi, passano dal valore economico del lavoro di cura che è tipicamente femminile. Servono quindi azioni di sistema, in un sistema sociale complesso come quello in cui oggi viviamo, che tengano assieme la sfera del simbolico e quella del materiale e in questo senso il Recovery Plan può essere una occasione preziosa.
Il Centro Studi ( https://www.progettodonna.net ) si occupa da trent’anni di consulenza per l’organizzazione aziendale in ottica di genere e si pone l’obiettivo di fornire soluzioni concrete per il superamento dei gap di genere. Seneca è un Ente di formazione e un Agenzia per il Lavoro, che si occupa da sempre di processi concreti di empowerment e inclusione sociale.
La partnership parte dall’idea che la riduzione del Gender Gap passa da percorsi di formazione per le competenze e dal sistema di management aziendale. L’obiettivo è rendere concrete le idee che hanno preso forma in questi anni, con la consapevolezza che il Paese per ripartire ha bisogno di modelli di sviluppo che ridistribuiscano valore e che siano sostenibili per il maggior numero possibile di persone.